E’ la storia di Fillide e Acamante, una delle vicende amorose più commoventi e infelici che la mitologia greca ci abbia tramandato.
Acamante, eroe greco, figlio di Fedra e Teseo, conobbe la principessa Fillide di Tracia durante il suo viaggio verso Troia. Come tradizione vuole, non appena gli sguardi dei due giovani si incrociarono, nacque un tenero e sconvolgente amore.
Ma il destino di Acamante era segnato dalla guerra di Troia: la fanciulla attese l’innamorato per dieci anni e, venuta a sapere che la città era caduta e non vedendo alcuna nave all’orizzonte, immaginò che l’amato fosse morto e si uccise.
La dea Atena, impietosita dalla storia degli innamorati, trasformò Fillide in un mandorlo e quando Acamante, in realtà ancora in vita, venne a conoscenza di questa trasformazione, si recò nel luogo dove c’era l’albero e lo abbracciò.
Fillide sentì quell’abbraccio e fece spuntare sui rami alcuni piccoli fiori bianchi, in segno del suo amore.
Così, secondo la mitologia greca, nacque il mandorlo, i cui fiori simboleggiano la speranza e la costanza.
Oggi conosciamo e apprezziamo le proprietà e i benefici della mandorla, fonte alimentare di vitamine e proteine…
Ma forse non tutti sanno che le mandorle che siamo abituati a gustare oggi sono ben diverse da quelle del passato. Tutte le varietà selvatiche di questa pianta sono infatti amare e tossiche. E’ stata una mutazione avvenuta naturalmente e selezionata dall’uomo migliaia di anni fa, che le ha rese dolci, permettendone la coltivazione.
Lo ha rivelato la mappa del Dna della mandorla, pubblicata lo scorso giugno 2019 sulla rivista Science e frutto di una ricerca che ha visto coinvolti l’Università di Copenaghen, l’Università di Bari, l’Università di Foggia e il Centro di edologia e biologia applicata di Murcia. Alcuni scienziati collocano la domesticazione del mandorlo al 3.000 a.C., mentre altri al 10.000 a.C., periodo a cui risalgono i resti fossili di alcune mandorle.
Anche sul luogo da cui sia partita la coltivazione resta qualche dubbio: per alcuni è l’Asia centrale, per altri è invece la Mezzaluna fertile, cioè la zona compresa tra i fiumi Tigri ed Eufrate.
Ciò che sappiamo con certezza è che il mandorlo fu una delle specie arboree più antiche ad essere state “addomesticate” dall’uomo.
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