La chimica è...

Bell’elemento

Mendeleev, da 150 anni il mondo in Tavola #1

10 gennaio 2019

La Tavola Periodica di Mendeleev: per molti un vago ricordo di scuola, un poster pieno di caselline ‘cifrate’ appeso  nell’aula di scienze.
In realtà, la tavola è molto di più, un vero e proprio linguaggio che racconta gli elementi materiali, naturali o artificiali, alla base del mondo che abitiamo.


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La chimica è...

Mendeleev, da 150 anni il mondo in Tavola #1





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Il padre della Tavola

Quest’anno conosceremo meglio la Tavola e i suoi elementi. Ricorre infatti il centocinquantesimo anniversario della sua scoperta, motivo per cui il 2019 è stato proclamato dall’ONU Anno Internazionale della Tavola Periodica degli Elementi.

Il padre della Tavola è Dmitrij Mendeleev, un chimico russo che si accorse che le proprietà degli elementi variano in modo regolare (quindi periodico) in base al crescere del numero atomico (cioè al numero dei protoni presenti nel nucleo) e alla disposizione degli elettroni negli orbitali.

Una rete in continua crescita

Gli elementi sono organizzati, secondo un modello logico, sulla base delle loro proprietà fisiche e chimiche in 18 gruppi (le linee verticali) e 7 periodi (le linee orizzontali), ulteriormente divisi in 8 blocchi, ciascuno dei quali è composto da elementi accomunati da determinate caratteristiche.

La Tavola è una rete immateriale in continua crescita: molti, come alcuni metalli, sono noti fin dall’antichità e Mendeleev li posizionò nella sua tabella, mentre di altri intuì l’esistenza e lasciò uno spazio vuoto. Col progredire della scienza e della tecnologia nuovi elementi continuano ad essere scoperti e, quindi, aggiunti alla tavola.

Storie di elementi

Noi di Fatti, non fake! vi racconteremo gli elementi in modo un po’ diverso (#bellelemento): storie di gialli e avvelenamenti, come l’arsenico che uccise Napoleone o l’antimonio di Mozart, di storia e guerra, come la bomba all’idrogeno o il rutenio della penna con cui venne firmato l’Armistizio del 1945, ma anche di amore e passione, come quello di Liz Taylor per gli smeraldi o dell’alchimista che scoprì il fosforo mentre cercava la pietra filosofale. (to be continued…)

Fonte: F. Tottola, M. Righetti, A. Allegrezza, Chimica per noi, A. Mondadori Scuola, by Mondandori Education

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